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10 Novembre 2024
Dalla storia della tazza, la “kylix” sviluppata in Grecia adottata dagli Etruschi prima e Romani poi, al banchetto etrusco fino a quello che mettevano in tavola i Romani dalle origini fino oltre l’età repubblicana. Si parla di alimentazione e antichità, una vicenda affascinante che attraversa i secoli raccontata dalla mostra “L’Etruria a Tavola. Alle origini del gusto nella Toscana Antica” esposta dal 28 luglio al 10 novembre nella Polveriera Guzman, Museo Archeologico di Orbetello. Un progetto espositivo realizzato grazie alla selezione dei ricchi materiali già presenti nella collezione del museo di Orbetello, dotato ora di un nuovo apparato didattico tematico perfetto per pubblici più o meno esperti.
I visitatori, tramite pannelli informativi e i reperti archeologici selezionati esposti in varie sezioni, sono guidati alla scoperta di sapori perduti come la pappa di cereali e latte chiamata puls, la celebre salsa di pesce detta garum o lo stufato di carne di ghiro, considerato una vera prelibatezza da parte dei Romani.
L’evoluzione del gusto, causata da fattori culturali, commerciali ed economici, comportò anche il mutamento dei servizi da tavola: lo conferma l’evoluzione del design nei secoli di tazze, bicchieri, ciotole e piatti dal VII secolo a.C. fino al II d.C. Non solo: i visitatori, terminata l’esperienza al museo, potranno portarsi a casa un piccolo ricettario per riproporre sulle proprie tavole un menù etrusco e romano !
“I reperti del Museo Archeologico Polveriera Guzman – si spiega nel testo di accompagnamento della mostra – ci guidano in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta della ricette e delle tavole dei nostri antenati, a partire dall’età etrusca fino al mondo romano, quando i traffici commerciali permettevano l’arrivo di innumerevoli materie prime da tutto il mondo conosciuto: albicocche dalla Cina, ma giunte a Roma attraverso l’Armenia e per questo chiamate “armeniaca”, limoni, cedri e pesche dalla Persia, datteri e ananas dall’Africa e spezie dall’Oriente. Parallelamente sono cambiate anche le suppellettili ed il modo di consumare il cibo, una trasformazione che riflette i mutamenti sociali attraverso i secoli. Le conoscenze sull’alimentazione nel mondo antico sono ampie e diversificate: ce ne parlano fonti artistiche e letterarie di autori dell’antichità greca e romana, testimonianze archeologiche, i resti delle piante e di animali antichi trovati negli scavi”.
La mostra, organizzata dalla Cooperativa Sociale Zoe in collaborazione con il Comune di Orbetello e la consulenza dell’Università di Siena, è ad ingresso libero e fruibile tutti i fine settimana e festivi dalle 18 alle ore 23 per il mese di agosto. Dal 1 al 30 settembre aperta il sabato dalle 16 alle 20, domenica e festivi dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Dal 1 ottobre al 31 dicembre 2024 il sabato dalle 14.30 alle 17.30, domenica e festivi dalle 10 alle 13. Il Museo si trova in Via Mura di Levante, 5, ad Orbetello (Gr). Info, tel. 3505905073, e-mail: museoguzman@comune.orbetello.gr.it