Musei di Maremma

Da “Museo a Museo”. Scoprire i musei camminando nella natura, prossima tappa da Pitigliano a Sovana

Data di inizio evento

Dal  

2 Settembre 2024
Data di fine evento

  al  

6 Ottobre 2024

Passo dopo passo alla scoperta dei Musei di Maremma grazie al progetto “Da Museo a Museo”. Questa la formula proposta: una visita guidata ad un museo come punto di partenza, una escursione tra strade e sentieri con la raccolta di dati naturalistici durante il percorso, la visita di un museo all’arrivo, rientro in pullman al punto di partenza. Si tratta di una “sorta” di lancio di un progetto più ampio su sei diverse aree. Questa modalità si articola in sei diverse aree per ciascuna delle quali sono stati selezionati, provati e messi su carta i relativi sentieri. Le aree coincidono con la suddivisione territoriale della rete dei Musei di Maremma: Monte Amiata, Grosseto e pianura, Costa d’Argento, Regione dei Tufi, Colline dell’Albegna e Colline Metallifere. L’obiettivo è quello di mettere in collegamento i musei della Provincia di Grosseto mediante una selezione di sentieri escursionistici, raggiungibili anche con mobilità dolce. I fruitori e gli escursionisti sono inoltre invitati a raccogliere dati sulla presenza di fauna e flora spontanea lungo il percorso e a segnalare le loro osservazioni tramite i propri cellulari, in base alle indicazioni che verranno fornite dal Museo di Storia Naturale della Maremma, incrementando così la conoscenza degli aspetti naturalistici in una logica di Citizen Science. Per promuovere questo progetto, finanziato dalla Regione Toscana e dal Sistema Musei di Maremma, con capofila il Museo di Storia Naturale della Maremma, sono stati organizzati due appuntamenti con partecipazione gratuita. Il 15 settembre a Massa Marittima sulle Colline Metallifere e il 6 ottobre a Pitigliano e Sovana nella zona del tufo.

Domenica 15 settembre: da Massa Marittima al Lago dell’Accesa
Il primo appuntamento riguarda il percorso dal centro di Massa Marittima all’area archeologica del Lago dell’Accesa e si svolgerà domenica 15 settembre. Si tratta di un percorso di circa 9 km, percorribile in circa 3 ore di cammino senza difficoltà. Il ritrovo per i partecipanti è alle ore 9.30 davanti al Museo Archeologico Giovannangelo Camporeale in Piazza Garibaldi. Il tour inizia proprio con la visita al museo ospitato nell’antico Palazzo del Podestà (1225), che si affaccia sulla Piazza del Duomo di Massa Marittima. La raccolta è organizzata in sezioni, ordinate cronologicamente a partire dal paleolitico inferiore fino all’età etrusca; il pezzo principale della raccolta preistorica è la statua-stele eneolitica di Vado all’Arancio, unico reperto di questo tipo presente in Maremma; i reperti etruschi provengono principalmente dagli scavi effettuati presso il lago dell’Accesa, si tratta soprattutto di ceramiche, pesi da telaio, pesi da pesca e laterizi frutto delle campagne di scavo al Lago dell’Accesa da parte del prof. Camporeale, etruscologo dell’Università degli Studi di Firenze, scomparso nel 2017, a cui è stato intitolato il museo. Dopo la visita si esce dall’abitato di Massa Marittima imboccando Via Martiri di Niccioleta che, dopo poche decine di metri, prende il nome di Strada Comunale Massa Marittima – Accesa.

Si segue la strada sempre verso sud fino ad arrivare in località Capanne. Vi sono inoltre numerosi sentieri che costeggiano la strada sulla destra salendo verso Poggio Ventura e Poggio ai Frati per poi riunirsi in prossimità di Capanne. Da qui si prosegue sempre verso sud sulla SP 50 arrivando poi ad attraversare la SP 49 Accesa dalla quale è visibile il lago situato dall’altro lato. Costeggiarlo tenendolo alla propria destra si svolta sulla sinistra in direzione del parcheggio e quindi si arriva nella zona dell’area archeologica. Un sito ancora studiato unico nel suo genere per la contemporanea presenza di necropoli e di un centro abitato con laboratori dediti alla lavorazione dei metalli. Non può mancare poi una visita al Lago dell’Accesa di grande interesse naturalistico-ambientale oltre che storico-archeologico. Di origine carsica, è profondo circa 40 metri e alimenta il fiume Bruna, che ne è unico emissario.

Oltre ad essere balneabile, può offrire refrigerio nei mesi estivi anche grazie alla vegetazione tipica che lo circonda, costituita da canneti, giuncheti, con la presenza di alcuni pioppi e, nella parte prospicente gli scavi, eucalipti. I colli vicini sono ammantati dalla tipica macchia mediterranea. Il lago si presta per gradevoli passeggiate lungo le rive e nei dintorni. Le acque cristalline sono popolate da una ricca fauna ittica e non mancano rarità, come l’orchidea Epipactis palustris e la libellula Lindenia (Lindenia tetraphylla).

Domenica 6 ottobre, da Pitigliano a Sovana
Un viaggio tra archeologia, natura incontaminata e paesaggi scavati nel tufo. E’ questo l’appuntamento di domenica 6 ottobre di “Da Museo a Museo”, con la passeggiata nella suggestiva area che va da Pitigliano a Sovana che fa parte del Parco Archeologico Città del Tufo di Sorano. Il percorso è lungo 8 km e si può percorrere in circa 3 ore. Il ritrovo per i partecipanti è alle ore 9.30 nel cortile della Fortezza Orsini, davanti all’ingresso del Museo Civico Archeologico della civiltà etrusca Enrico Pellegrini. Dopo una visita al museo, che accoglie i reperti provenienti dalla necropoli di Poggio Buco, tra cui le ceramiche da simposio in bucchero detto “pesante” databili nella prima metà del VI secolo a.C.-, e ceramiche con decorazioni di animali fantastici dello stile etrusco-corinzio (fine VII-metà VI sec. a.C.), la passeggiata prosegue all’interno del borgo di Pitigliano che sorge su uno sperone tufaceo. fino a trovare poco prima del suo termine la Via Porta di Sovana. Si scende attraversando la porta proseguendo su una bella scalinata, lasciando il paese alle spalle fino ad arrivare all’inizio di una via cava.

Si tratta di una viabilità antichissima, strade profondamente incassate nella roccia con pareti scavate nel tufo che raggiungono anche i venti metri di altezza, rese affascinanti dal percorso tortuoso e dalla fitta vegetazione che cresce all’interno, tipica di ambienti umidi. Seguendo questi percorsi alternati da strade bianche immerse nei vigneti si raggiunge la Rocca Aldobrandesca, alle porte di Sovana, e da lì si entra nel piccolo ma affascinante borgo con la sua piazza conosciuta in tutto il mondo, su cui si affaccia il Museo di San Mamiliano, situato in una delle chiese più vecchie di Sovana. Al suo interno, oltre alla collezione di monete d’oro tardoantiche rinvenute nel corso dello scavo dei livelli pavimentali della chiesa, sono visibili numerosi reperti recuperati negli scavi della città di Sovana e nelle necropoli circostanti come la stipe votiva del Cavone, le terrecotte architettoniche provenienti da uno scavo effettuato nell’abitato di Sovana nel 1895 relativo ad un edificio sacro, la collezione dei vasi a pareti sottili recuperati a Sovana agli inizi del ‘900 con gli scavi Merlini, i reperti longobardi provenienti dagli scavi effettuati in prossimità della Villa romana della Biagiola (sopra la via cava “Cavone”) ed infine le splendide statuine di piombo con iscrizione onomastica incisa sulla gamba destra che rappresentano un bell’esempio di pratica magica in quanto dedicati alle divinità degli inferi.

L’alternanza di piccoli campi coltivati, boschi, porzioni ripariali e vie cave crea le condizioni ideali per ricca biodiversità, con numerose specie di felci tra cui la lingua di cane Phyllitis scolopendrium, boschi mesofili e termofili, specie adattate alla nidificazione nelle cavità come il minuscolo scricciolo (Troglodytes troglodytes), oltre a numerose specie di tricotteri, indicatori di una ottima qualità delle acque.

Come partecipare alle visite
Per partecipare alle due escursioni, massimo 30 persone per data, è obbligatoria la prenotazione utilizzando il codice QRCode qui sotto e nel depliant o cliccando su questo link: 

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSew7b8F7inTTLGQpNQRH04T7RR5Qqy4Hz0qTd6yLfBDu332KA/viewform


Per informazioni: 0566906525, email: accoglienzamuseimassa@gmail.com

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