Loc. Giuncarico – Cantina Rocca di Frassinello
Il museo è ospitato all’interno della cantina Rocca di Frassinello, progettata da Renzo Piano e famosa per vini pluripremiati a livello internazionale, dal Rocca di Frassinello a Baffonero, che prima di essere imbottigliati riposano nella suggestiva barriccaia scavata nella roccia ad una profondità di 30 metri: un silenzioso anfiteatro dove riposano nell’oscurità 2.000 barrique che sembrano spettatori silenziosi. Il museo si pone come punto di riferimento per le testimonianze di epoca etrusca del territorio di Vetulonia, accogliendo al suo interno i reperti provenienti dalle necropoli di San Germano e di Santa Teresa di Gavorrano. La sua nascita si deve ad un innovativo progetto pubblico-privato frutto della collaborazione fra Soprintendenza, Università di Firenze e Paolo Panerai, Presidente di Rocca di Frassinello, che ha fatto della cantina un polo di aggregazione d’arte e cultura sotto il segno del vino.
Il percorso di visita espone infatti una selezione di oggetti vòlti a comprendere usi e costumi degli Etruschi, con un’attenzione particolare al consumo del vino e al suo ruolo nella società del tempo: obiettivo è riannodare il filo che attraverso il vino lega la moderna viticoltura all’antica civiltà etrusca che, proprio su queste terre, fiorì oltre 2.500 anni fa. Ritrovati in gran numero all’interno delle sepolture, i vasi legati al vino rappresentano un elemento centrale nel sistema di autorappresentazione dei defunti ma sono anche testimonianza di commerci, produzioni locali, scambi di doni tra aristocratici e pratiche conviviali che mutano nel tempo.
Esemplare in tal senso è lo stamnos a figure rosse realizzato in Grecia attorno al 480 a.C. e rinvenuto nel tumulo 9 di San Germano: utilizzato per mescolare vino e acqua, ci mostra come sia stato ormai completamente recepito il consumo del vino secondo la moda greca anche nel territorio di Vetulonia, dove, ancora nella seconda metà del VII sec. a.C., si assisteva alla creazione di vasi per mescolare il vino del tutto originali, come dimostra il kantharos monumentale decorato da anatrelle ritrovato nella necropoli di Santa Teresa di Gavorrano. La sala espositiva, allestita dall’architetto Italo Rota creatore del Padiglione del Vino all’Expo e del Musée d’Orsay a Parigi, trae ispirazione dalla decorazione dello stamnos attico su cui sono raffigurati Dioniso e le menadi – riprodotti anche in stampa 3D – intenti a bere e ballare accompagnati dal suono del flauto. L’esperienza di visita, accompagnata da musiche di ispirazione etrusca appositamente create da Stefano Cantini, è quindi una combinazione perfetta che unisce vino, architettura e storia e che permette di scoprire questo territorio tutto da esplorare.
L’area archeologica di San Germano
Il sito di San Germano, oggi noto soprattutto per la sua necropoli che occupa entrambi i lati del torrente Sovata, costituisce una delle più importanti testimonianze del territorio settentrionale dell’antica Vetulonia. Qui, a partire dalla seconda metà del VII sec. a.C., sorge un insediamento che giunge fino al I sec. d.C. e che probabilmente basava la propria fortuna sul controllo dei traffici commerciali e sulle risorse agricole. L’area archeologica, liberamente accessibile al pubblico, è situata all’interno della tenuta vinicola e racchiude al suo interno una serie di tombe a tumulo costruite tra la seconda metà del VII secolo a.C. e la prima metà del VI secolo a.C. Un percorso di vista, guidato dai codici QR e da apposita cartellonistica, si snoda attraverso la macchia mediterranea e permette di osservare alcuni esempi dell’architettura funeraria tipica di Vetulonia e del suo territorio in epoca etrusca. I reperti recuperati all’interno delle sepolture – oggi esposti nel museo situato all’interno della cantina – fanno riferimento a produzioni locali (come i vasi in bucchero e la ceramica etrusco-corinzia) ma anche ad importazioni (soprattutto dalla Grecia) e ci parlano di una comunità ricca e ricettiva che doveva rivestire un ruolo centrale per il territorio di riferimento. L’area archeologica rappresenta inoltre un chiaro esempio di collaborazione tra pubblico e privato, frutto di un progetto che dal 2015 ha unito Soprintendenza, Università di Firenze e azienda Rocca di Frassinello e che prosegue ancora oggi, grazie agli scavi archeologici condotti annualmente dall’Università che hanno permesso di individuare un’area abitativa a vocazione agricola in prossimità della necropoli.
Visite guidate: la visita al museo avviene tramite tour guidato effettuato dal personale della cantina. Il museo e l’area archeologica dispongono inoltre di QR Code che accompagnano il percorso di visita.
No
Accessibile
La cantina Rocca di Frassinello è aperta tutti i giorni dell’anno, con eccezione del 1 gennaio e del 25 dicembre, nei seguenti orari:
– Primavera ed estate, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00
– Autunno e inverno, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00
La prenotazione è obbligatoria.
Possibilità di visita
– Tour guidato della cantina Rocca di Frassinello con degustazione dei vini dell’Azienda e visita al Centro di Documentazione Etrusco; sono disponibili varie soluzioni: visita classic, superior e degustazioni verticali.
– Visita culturale (Euro 15) che permette di concentrarsi sull’aspetto archeologico e architettonico attraverso il tour guidato del Centro di Documentazione Etrusco e della cantina Rocca di Frassinello: a Rocca di Frassinello architettura e archeologia trovano un ideale connubio, immergendo il visitatore negli spazi nati dalla matita di Renzo Piano e, allo stesso tempo, permettendo di ammirare alcuni tesori restituiti dalle ricche necropoli etrusche del territorio e valorizzati dal suggestivo allestimento di Italo Rota.
La visita non comprende la degustazione dei vini.
– Ogni lunedì accesso gratuito esclusivamente al Centro di Documentazione Etrusco.
– Per ciascuna soluzione di visita è richiesta la prenotazione.
È inoltre possibile effettuare la visita alla necropoli di San Germano “Rocca di Frassinello” in modo libero e gratuito tutti i giorni dell’anno (Google Maps: Necropoli di San Germano – Rocca di Frassinello); l’area archeologica dispone di un ampio parcheggio.