Città etrusca che dominò a lungo un territorio esteso dall’Amiata alla costa tirrenica, Roselle occupa con i suoi resti archeologici le due sommità di una collina poco a nord di Grosseto.
La posizione favorevole del sito fu il motivo principale della nascita della città: le difese naturali del luogo e la presenza di una fertile pianura, in prossimità di un fiume navigabile, l’Ombrone, e con un accesso agevole alla grande laguna costiera (il lago Prile o Prelius dei Romani, oggi del tutto bonificato) facilitavano lo sviluppo dell’agricoltura, dell’artigianato e gli scambi.
Roselle, inoltre, era naturale punto di comunicazione tra l’Etruria interna, la costa e i giacimenti minerari del vetuloniese.
Uomini, merci e materie prime transitavano perciò da Roselle e la città cresceva, favorita da questo flusso di ricchezza.
La visita a Roselle è un vero viaggio nel tempo: gli edifici e i resti sparsi nell’area della città si distribuiscono lungo circa 2000 anni di storia, dal periodo etrusco al pieno Medioevo.
Uno dei percorsi di visita conduce lungo le mura etrusche: costruite con massi di enormi dimensioni, conservate per vari metri di altezza, sono il monumento più imponente della città.
Il percorso conduce alla casa dell’impluvium, una grande residenza etrusca che aveva già in età arcaica un atrio scoperto con la vasca per raccogliere l’acqua piovana, come le domus romane.
In cima alla collina nord è l’anfiteatro (I sec.d.C.), uno dei più piccoli del mondo romano, dove lotte di gladiatori e finte cacce intrattenevano gli abitanti della città.
Il cuore di Roselle è il foro romano, nell’avvallamento centrale.
Qui, sotto una tettoia, sono gli edifici più antichi, come la casa con recinto (VII sec.a.C.), centro religioso e politico della prima comunità urbana. Intorno alla piazza romana si dispongono vari edifici, fra i quali il luogo del culto imperiale – l’Augusteo – e la Domus dei Mosaici.
Il riuso in età altomedievale ha lasciato molte tracce nell’area del foro, ma è particolarmente evidente nel vicino quartiere delle terme adrianee, dove fra la fine del V e il VI secolo d.C. fu allestita la prima cattedrale, sfruttando ambienti delle terme, e si sviluppò il cimitero cristiano, in uso fino al XII secolo.
Dopo l’abbandono a favore della città nuova, Grosseto, qualcuno rimase a occupare le rovine. Lo dimostrano le tracce lasciate nell’anfiteatro o nelle terme: ceramiche tardomedievali e moderne e medagliette devozionali che si spingono fino al XVII secolo.
I reperti di Roselle sono conservati nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, a Grosseto.