La maestosità e l’affascinante bellezza dei due grandi archi dell’Acquedotto, rendono unico il paesaggio del borgo di Pitigliano. La costruzione di questa grande opera idraulica è avvenuta durante il periodo Mediceo, da qui il nome, tra il 1636 e il 1639.
L’acqua, raccolta alle sorgenti del fiume Meleta, era convogliata fino alla fontana di Piazza della Repubblica. L’aspetto che osserviamo oggi è il frutto della trasformazione urbanistica iniziata con la famiglia dei Lorena nel 1845, dedicato al collegamento del centro storico con la parte nuova del paese. Un lavoro che portò all’abbattimento di parte delle mura e dello sperone della torre per favorire la costruzione del viadotto, oggi Via Cavour, che costeggia i tredici archetti appoggiati ai due più grandi che si innalzano dalla sottostante cinta muraria medievale.