Il Masso Leopoldino rappresenta uno degli elementi più caratteristici di Sorano ed il più compiuto esempio di integrazione tra natura e architettura. Il Masso, che si erge al centro del paese, venne utilizzato per le sue qualità strategiche già dal Medioevo e probabilmente la sua sommità fu fortificata con alcune opere difensive già prima del IX sec.. Per tutto il medioevo costituì una sorta di cittadella fortificata a difesa del borgo sottostante come sembra attestare la denominazione di “Rocca vecchia”. Nel 1801 enormi blocchi di tufo si staccarono dal Masso trascinando con se la chiesa di Santa Caterina e distruggendo parte del paese sottostante. Con l’avvento del Granduca Ferdinando III di Lorena, tra il 1820 ed il 1822, si provvede al consolidamento e al livellamento dello scoglio con la realizzazione di una enorme terrazza alla cui estremità meridionale viene eretta la torre merlata con la campana e l’orologio. I lavori vennero completati dal Granduca Leopoldo II è per questo che il masso ha assunto il nome di leopoldino. Oggi la sommità del Masso che costituisce una splendida terrazza panoramica su Sorano è accessibile tramite una ripida rampa di scale.